Biancoscudati: MESSINA-EBOLITANA 3-2

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Classifica serie C - Girone C

 

MESSINA-EBOLITANA 3-2 -----

19 nov 2017 19:50 | U Luntru  in Squadra

Messina - Ebolitana 3-2
Marcatori: 3' pt, 31' st De Rosa (E), 9' st Rosafio, 20' st Pezzella, 36' st rig. Ragosta
Messina (4-3-3): Meo, Lia, Manetta, Colombini, Polito (17' st Cozzolino); Maiorano (27' st Bossa), Pezzella, Lavrendi; Rosafio, Mascari (39' st Tricamo), Cocuzza (27' st Ragosta). In panchina: Prisco, Mariani, Fofana, Dezai, Carini. Allenatore: Giacomo Modica
Ebolitana (3-4-1-2): Spicuzza, Nigro, Scognamiglio (26' st Coulibaly), Gambardella; Ciotti, Mounard, Pecora (19' st Lopetrone) , Federico; Serroukh (27' pt Setti); Scalzone, De Rosa. In panchina: Viscido, Colapaola, Landolfi, Abate, D' Amico, Bruno. Allenatore: Alfonso Pepe
Arbitro: Michele Delrio della Sezione di Reggio Emilia
Assistenti: Dario De Cristofaro e Maicol Ferrari della Sezione di Rovereto
Ammoniti: 39’ pt De Rosa (E), 1’ st Colombini (M), 7’ st Gambardella (E), 36’ st Spicuzza (E)
Corner: 6-2 per l’Ebolitana
Recupero: primo tempo 1’, secondo tempo 5’
Il Messina coglie la terza vittoria nelle ultime 4 gare, con il solo rallentamento subito sul campo dell’Ercolanese domenica scorsa, ma il risultato di misura non rende merito alla squadra di mister Giacomo Modica, capace di costruire tanto e rischiare di distruggere tutto per due clamorose topiche difensive. Il pubblico sugli spalti del “S.Filippo” è sempre di meno, complice anche la giornata piovosa, ma i presenti assistono a uno spettacolo sopra la media del campionato di serie D, con alcune individualità di spicco e idee di gioco applicate con impegno e costrutto dai biancoscudati, ormai devoti al credo tattico ed all’impostazione mentale e tecnica dell’allenatore mazarese. Dopo il triplice fischio del signor Delrio, il patron Sciotto entra sul terreno verde ed abbraccia tutti, felice come un bambino, allo stesso modo in cui festeggiò la vittoria contro l’Igea Virtus, ma la tensione gli gioca un brutto scherzo e, nella hall dello stadio, accusa un lieve malore. Il cammino del Messina, adesso, prevede le ultime 4 stazioni prima del giro di boa del calendario, con Sancataldese ed Isola Capo Rizzuto da affrontare in casa, mentre occorrerà viaggiare alla volta di Palmi e Trapani, per incontrare Palmese e Paceco.
Modica si affida a Meo tra i pali, nonostante il recupero fisico del classe 97 Prisco, lascia Lia e Polito sulle corsie laterali partendo dalla difesa, completata da Manetta e Colombini, che torna titolare causa la concomitante squalifica di Bucca e Bruno. Solita linea di centrocampo affidata all’esperienza di Maiorano a destra, Pezzella al centro e Lavrendi a sinistra, e trio d’attacco con Rosafio a destra, Mascari centravanti e Cocuzza sul lato mancino.
Risponde il tecnico dell’Ebolitana Pepe con Spicuzza in porta, la linea a tre arretrata composta da Nigro, Scognamiglio e Gambardella, Pecora davanti alla difesa, Ciotti, Mounard, e Federico a centrocampo, Serroukh dietro le due punte Scalzone e De Rosa. I campani hanno tra le proprie file alcuni elementi con una lunga carriera in C, come Mounard, Nigro e De Rosa, a fianco di Pecora, Scalzone e Spicuzza, giocatori di categoria, ma pagano la scarsa caratura degli under con una posizione di classifica non esaltante.
Si inizia con il possesso palla del Messina che prova a sfondare sulla fascia destra, ma sono i bianco-azzurri a passare sulla prima azione di attacco, che, in realtà, è un passaggio lungo diventato difficile da controllare per Manetta dopo il rimbalzo falso sul terreno viscido per la pioggia degli ultimi giorni. Ne approfitta De Rosa che, quando è appena iniziato il 3’, controlla la sfera, entra in area e fredda Meo con un sinistro secco.
Biancoscudati che non sembrano subire il contraccolpo psicologico del gol subito a freddo ed iniziano a macinare una serie di azioni pericolose, privilegiando quasi sempre la catena di destra composta da Lia, Maiorano e Rosafio. La girandola di occasioni fallite per un soffio inizia al 5’, con Lia che giunge sul fondo, pesca Cocuzza sul palo più lontano, controllo e tiro fuori misura del numero 10, continua un minuto dopo con il tiro a giro di Rosafio dal limite, parato in due tempi da Spicuzza, ancora Cocuzza perde il tempo per tirare da centro area sull’assist di Lia al 7’, infine Rosafio chiude i primi dieci minuti tambureggianti con una conclusione centrale dai sedici metri.
Si ricomincia al 14’ con Rosafio, che salta due avversari in piena area, ma sbaglia la conclusione alzando troppo la mira, per poi arrivare alla botta al volo di Cocuzza otto minuti più tardi su cross di Maiorano, sulla quale si esalta Spicuzza.
Il Messina continua a produrre ottime trame di gioco palla a terra, approfittando del fatto che il terreno di gioco, pur nascondendo insidie, mantiene condizioni accettabili, e la corsia preferita è quella di destra, sulla quale imperversa soprattutto Lia, mentre Rosafio e Maiorano dimostrano di avere compreso bene i meccanismi delle giocate insegnate da mister Modica. Sul fronte opposto, anche Lavrendi gioca ad ottimi ritmi, anche se, da quella parte, l’assistenza di Cocuzza, ma soprattutto Polito, non è della medesima qualità. Bene anche Pezzella nella zona nevralgica del campo, in cui alterna le sue innate doti di ruba palloni all’intelligenza di favorire le giocate di Lavrendi e Cocuzza per poi aprire il campo con cambi di gioco e tagli offensivi.
Il tempo, però, passa senza che i padroni di casa riescano a rimettere in parità la gara, malgrado confezionino, prima del duplice fischio del signor Delrio, altre azioni da gol, con Cocuzza, alto di testa al 26’, Rosafio, botta centrale domata da Spicuzza al 29’, ancora Cocuzza impreciso nella deviazione aerea al 37’. L’Ebolitana viene scossa dalle folate biancoscudate ma resiste ed entra in area avversaria solo al 30’, quando Mounard sfrutta uno spazio e prova il sinistro maligno, fuori misura.
L’avvio del secondo tempo rispecchia il medesimo andamento della prima frazione di gioco, e, al 4’, Cocuzza inventa una ottima verticalizzazione per Lavrendi, pronto nei tempi di inserimento, ma troppo precipitoso nel cross radente sul palo opposto che non trova compagni in grado di intervenire. Molto pericolosa l’Ebolitana due minuti dopo con una incursione di Federico a destra in piena area, conclusa con un tiro incrociato fuori di un paio di metri.
Gli sforzi e la costanza nell’applicazione dei movimenti offensivi del Messina sono premiati all’8’, quando Cocuzza si accentra, legge perfettamente il taglio di Rosafio, controllo perfetto del numero 7 cresciuto nel Lecce e tocco mancino che scuote la rete di Spicuzza per il pareggio meritatissimo.
Sull’inerzia dell’equilibrio raggiunto nel punteggio, ancora Cocuzza, al minuto 11, pesca Rosafio solo davanti al portiere, ma il sinistro a botta sicura incoccia sul palo esterno e nega la doppietta all’ex Juve Stabia.
E’ la fase forse più spettacolare della partita, visto che il Messina spinge alla ricerca del vantaggio, ma l’Ebolitana non rinuncia a proporsi in avanti, come al 14’, con l’appoggio di De Rosa per Scalzone e il centravanti ospite che manca clamorosamente l’impatto con la sfera rimasta impantanata nel terreno di gioco all’altezza del dischetto del rigore.
Sul capovolgimento di fronte, Rosafio prova a restituire la cortesia a Cocuzza servendolo in piena area, ma l’attaccante palermitano sparacchia malamente alto di sinistro da ottima posizione.
Al 20’ Lopetrone, appena subentrato al numero 5 ospite Pecora, viene servito dalla bandierina, ha il tempo di prendere la mira dal limite dell’area, e il tiro si perde una spanna sopra la traversa di Meo.
Passa un minuto e gli uomini di Modica coronano la rimonta confezionando l’ennesima progressione inarrestabile di Lia sulla corsia di destra, praticamente “arata” dalle incursioni dell’ex Leonzio, che, stavolta, arriva sul fondo e scarica un passaggio arretrato sul quale si avventa a rimorchio Pezzella, rabbioso nella conclusione violenta verso Spicuzza, incolpevole e costretto a vedere la palla schizzare in rete.
I biancoscudati hanno speso tantissimo e cercano, a questo punto, di replicare la buona prestazione in fase difensiva mostrata nella precedente gara casalinga vinta contro l’Igea Virtus, applicano un pressing continuo sui portatori di palla avversari e riescono a non fare concludere mai a rete i biancoazzurri, fino al 31’, quando arriva un calcio di punizione conquistato dagli ospiti all’altezza della panchina posizionata sulla sinistra della tribuna A. Si porta sul pallone De Rosa che disegna una parabola arcuata ma leggibilissima, ma Colombini non interviene di testa e finisce per ingannare Meo per il più classico degli infortuni difensivi, provocando un pareggio che sembrerebbe chiudere la contesa.
Invece, i padroni di casa non hanno intenzione di accettare un punto da questa partita, si spingono in avanti alla ricerca del terzo gol, ma rischiano moltissimo al 34’ con la ripartenza nata da un eccesso di egoismo di Rosafio in area e conclusa dalla rasoiata di De Rosa lanciato a tu per tu con Meo, che termina di un soffio a lato.
Proprio Rosafio sembra in debito di ossigeno, mentre Bossa, pur dimostrando maggiore presenza in campo rispetto alle sue ultime uscite, non dà lo stesso contributo del compagno che ha sostituito, un Maiorano in deciso progresso di condizione.
L’unico che sembra inesauribile è sempre Lia che, al 36’ ubriaca il povero Gambardella per l’ennesima volta, lo salta in progressione, costringendolo alla trattenuta poco prima di arrivare a fondo campo, esitazione di Delrio, convinto dall’assistente numero uno De Cristoforo a fischiare il penalty. Cocuzza non è più in campo, ma ci pensa il suo sostituto Ragosta a trasformare la massima punizione con un tiro potente e centrale a portiere spiazzato.
Gli ultimi 14 minuti, incluso il recupero, sono vissuti con tensione in campo e, soprattutto sugli spalti dal presidente Sciotto, l’Ebolitana preme alla ricerca del pareggio, Tricamo sostituisce Mascari per infoltire la difesa, Ragosta spreca davanti a Spicuzza un assist perfetto di Rosafio e, proprio allo scoccare del 95’, Scalzone ha sulla testa la palla del 3-3, ma la spedisce sul fondo.
Il triplice fischio arriva sulla susseguente rimessa dal fondo e sancisce un successo importante per portare il Messina a 13 punti, finalmente quasi fuori dalla zona rossa, con un turno in meno rispetto a quel mese di dicembre nel quale, davvero, si capirà quale sarà il futuro di questo nuovo Acr, e, magari, assieme al bel gioco, a qualche acquisto ed alla strutturazione della società, ci sarà modo per poter riavvicinare i messinesi al calcio.

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