Biancoscudati: MESSINA-SANCATALDESE 1-2

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Classifica serie C - Girone C

 

MESSINA-SANCATALDESE 1-2 -----

03 dic 2017 20:41 | U Luntru  in Squadra

Messina – Santacataldese 1-2
Marcatori: 10’pt Zappalà, 2’ st Carrozzo, 38’st Dezai
Messina (4-3-3): Rinaldi; Lia, Manetta, Bucca, Polito (dal 15’ st Cozzolino); Maiorano (dal 45’st Bossa) , Migliorini (dal 45’ st Pezzella), Lavrendi (dal 10’st Mascari); Rosafio, Ragosta (dal 27’ st Dezai) Cocuzza. In panchina: Meo, Cassaro, Tricamo, Balsamà. Allenatore: Giacomo Modica.
Sancataldese (4-3-3): Serenari; Fragapane, Zappalà, Di Marco, Tosto; Sessa, Calabrese, Sciacca (dal 1’ st Ouattara); Bruno, Sicurella (dal 41’ st Raimondi), Carrozzo (23’ st Costanzo). In panchina: Letizia, Alba, Giarrusso, Galletti, Pignatone, Maniscalchi. Allenatore: Rosario Marcenò.
Arbitro: Valentina Garoffolo di Vibo Valentia
Assistenti: Luigi Benedetto di Crotone e Roberto Basile di Crotone
Ammoniti: 4’ st Serenari, 47’ st Raimondi
Corner: 12-3 per il Messina
Recupero: primo tempo 2’, secondo tempo 5’
Brutto stop per il Messina, dopo undici punti nelle ultime 5 gare e si raffredda l’illusione di poter alimentare l’impresa della rimonta verso quel quinto posto che aprirebbe possibilità di ripescaggio immediato tra i professionisti. La Sancataldese di mister Marcenò, pur senza uno dei suoi elementi di maggior estro come lo squalificato Ficarrotta, bagna l’esordio al S. Filippo con una vittoria che diventa storica per la società verde-amaranto, anche se le attuali condizioni di classifica dei biancoscudati e l’andamento della gara non dipingono i toni dell’impresa. Lo stadio “Franco Scoglio” diventa sempre di più una cattedrale del deserto, visitata da poco più di un migliaio di appassionati anche in una giornata autunnale baciata da sole e fresca al punto giusto.
Modica cambia qualcosa nello schieramento iniziale rispetto alla sfortunata prova di Palmi, mettendo tra i pali il nuovo acquisto Rinaldi, classe 1998, e rimodulando, di conseguenza la batteria degli under, destinandoli tutti alla linea difensiva, visto che il match si preannunciava un assedio al fortino avversario. Quindi, spazio all’inamovibile Lia (1997), a Bucca (1998) accanto al 26enne Manetta, con il ’99 Polito sulla corsia sinistra. Il peso della partita viene affidato ad un centrocampo ed un attacco più esperto, con Maiorano, Migliorini e Lavrendi in mezzo, e Rosafio, Ragosta e Cocuzza davanti.
Marcenò parte con un 4-3-3 mascherato in cui, davanti al portiere Serenari, il compito più difficile spetta ai terzini Fragapane sulla destra e, specialmente, Tosto dal lato in cui spingono Lia e Rosafio, mentre Di Marco e Zappalà compongono la coppia di centrali difensivi. Centrocampo con Sessa a destra, Calabrese regista e Sciacca interno mancino, rafforzato da Bruno e Carrozzo che svariano alle spalle della punta centrale Sicurella.
I primi minuti di gioco sembrano confermare il copione previsto alla vigilia, con il Messina a spingere e la Sancataldese chiusa a riccio, ma pronta per pungere in ripartenza. Dopo 4’ progressione di Lia che ruba palla davanti alla propria area, imperversa sulla destra, innesca Rosafio, bravo a saltare l’avversario diretto, convergere al centro e giungere al limite dell’area con la palla sul sinistro, ma sciagurato nella scelta di servire l’inserimento di Lia con un passaggio impreciso quando aveva l’opportunità di battere a rete in tutta libertà.
Gli ospiti passano in vantaggio alla prima occasione in cui giungono timidamente in area avversaria, conquistando un corner, sul quale, a difesa biancoscudata passiva, svetta di testa Zappalà e pesca il jolly con una parabola che passa tra la testa di Cocuzza e la traversa.
L’ormai consueto gol subito su palla inattiva scuote il Messina che, al 15’, potrebbe pareggiare con Cocuzza, servito da Lavrendi in piena area, ma Serenari si oppone al tentativo poco cattivo dell’attaccante palermitano e il colpo di testa sul successivo cross di Lia viene rimpallato in corner da Di Marco.
Passano tre minuti ed è Lavrendi ad impegnare severamente l’estremo difensore ospite, bravo e fortunato a deviare con la punta delle dita la sfera calciata dall’ex Palmese, che scheggia la traversa e finisce sul fondo.
La Sancataldese vacilla ma punge in contropiede al 21’, quando Lavrendi viene fermato irregolarmente sulla tre quarti di attacco, la signora Garoffolo non fischia, Sessa lancia lungo per Bruno, Rinaldi esce temerariamente sull’attaccante verde-amaranto ed il pallonetto finisce di poco fuori.
Spingono ancora i biancoscudati e, sull’ennesimo corner conquistato, al minuto 24’, Lia serve Manetta, la cui deviazione aerea viene parata miracolosamente da Serenari.
Dopo questa chance gli uomini di Modica allentano la pressione e non succede nulla fino agli ultimi 5 minuti, inaugurati dal tiro forte ma centrale di Ragosta e conclusi dalla punizione ben sfruttata con uno scambio rapido Rosafio-Maiorano ed assist per lo stesso Ragosta che segna, ma tutto è vanificato dall’assistente numero 1, il crotonese Benedetto che segnala l’offside.
Si chiude il primo tempo con gli ospiti in vantaggio, bravi a sfruttare una delle due occasioni concretizzate, e, alla ripresa del gioco, dopo appena 80 secondi, arriva il raddoppio. L’azione nasce da una rimessa laterale battuta irregolarmente da Polito e sanzionata dall’arbitro, palla ai nisseni, riconquistata da Migliorini , sul quale viene commesso un fallo evidente a tutti ma non all’arbitra vibonese che lascia proseguire. Sessa si invola sulla destra, crossa sul palo più lontano e Carrozzo, approfittando dell’uscita fuori tempo di Rinaldi, appoggia di testa a porta vuota.
Stavolta il Messina accusa il colpo da un punto di vista psicologico e la Sancataldese non approfitta di diversi errori marchiani di misura dei padroni di casa, vanificando ripartenze potenzialmente mortali.
Modica prova a rimescolare le carte, inserendo Mascari per Lavrendi, apparso in difficoltà fisiche, e poi Cozzolino al posto di Polito, schierando, quindi, un inedito 4-2-4 che finisce per creare solo confusione e nessuna occasione pericolosa fino al 30’, quando Dezai, appena subentrato a Ragosta, viene anticipato ad un passo dalla linea di porta.
L’ivoriano sembra essere più presente in campo rispetto alle precedenti, scialbe, esibizioni e, al 38’ approfitta di uno schema ben congegnato da Rosafio e Maiorano, ed appoggia in gol da due passi, riaprendo il match. Passano poco meno di 120 secondi ed è Mascari a mandare alto a porta vuota su cross di Lia, ma l’assistente numero due aveva segnalato un misterioso fuorigioco che annulla l’errore marchiano del giovanissimo attaccante. Ultimi minuti frenetici con i biancoscudati tutti in avanti alla ricerca del pari e Sancataldese arroccata nei propri sedici metri, ma lo sforzo finale produce solo un paio di corner e calci di punizione laterali puntualmente respinti dai difensori ospiti. La partita finisce dopo un tentativo su palla inattiva di Rosafio da 25 metri che si spegne sulla barriera ed è tempo di rimpianti per il Messina e di festeggiamenti per la Sancataldese e i suoi tifosi, felicissimi di avere espugnato il “S. Filippo”.

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