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Classifica serie C - Girone C

 

   

Squadra

A.Cerignola - Messina 2-2

04 set 2023 04:21 | Kronos in Squadra
Un Messina vivo, caparbio, in buona condizione fisica, passa in vantaggio, si fa ribaltare e acciuffa il 2-2 nei minuti di recupero al “Monterisi”, risultato importante perché dà fiducia e credibilità al progetto tecnico avviato poco meno di due mesi fa dalla proprietà con l’ingaggio di Giacomo Modica e gli acquisti portati a termine dal ds Domenico Roma. C’è ancora tanto da lavorare in fase difensiva, ma l’impressione che lascia questa partita è quella di una squadra con un chiaro piano di gioco, centrato sulla corsa, la capacità di recuperare palla e gestire la manovra offensiva con rapidità. Ottima prova di Zunno, seguito a ruota da Cavallo, bene anche Polito adattato a centrale difensivo, e positiva la prestazione di Lia, sempre pronto a proporsi e chiudere in copertura. A centrocampo si è notata l’assenza di Franco, con Giunta molto diligente e a volte impreciso come play, attivissimo Scafetta, più compassato Frisenna, partita di piazzamento per Pacciardi mentre non ha giocato ai suoi livelli solo Emmausso. Buono l’apporto venuto dalla panchina, oltre al gol di Firenze; Plescia, ma anche Ortisi, ci hanno messo tecnica, agonismo e peso nei minuti decisivi. Un buon viatico per l’inizio di torneo in cui il Messina sarà a riposo nel prossimo turno, per poi andare, giorno 18, a Taranto.

PREPARTITA – Dopo 112 giorni, tanti ne sono trascorsi da quel 13 maggio in cui Nino Ragusa fece esplodere i seimila del “Franco Scoglio” con un gol all’82’ di Messina-Gelbison, ricomincia il campionato di serie C ed il Messina rende visita ad una delle squadre più quotate dagli addetti ai lavori in questa estate. L’Audace Cerignola, infatti, ha lasciato quasi intatta buona parte della struttura costruita tre stagioni fa, capace di conquistare per la prima volta il professionismo e terminare al 5° posto con 60 punti, per poi essere eliminata dal Foggia nel primo turno della fase nazionale dei playoff con un rocambolesco 3-0 maturato nel recupero dopo il 4-1 a favore dei gialloblù nella gara di andata al “Monterisi”. Lo stadio di casa, con terreno in sintetico, è stata la roccaforte del Cerignola nella scorsa stagione, per il bottino di 40 punti su 60 conquistati, e i tifosi pugliesi sognano di continuare il processo di crescita avviato dalla famiglia Grieco, che rilevò la società in prima categoria portandola prima in D e poi a ben figurare in terza serie. Il ds Elio Di Toro è un pilastro dell’organigramma gialloblù da anni e, questa estate, ha rinforzato l’organico con elementi di spessore per la categoria, portando a termine il colpo della cessione al Bari di Achik, ragazzo marocchino classe 2000 pescato in D al Rende tre anni fa, dopo aver girovagato a Roccella e Castrovillari. Finita l’era in panchina di Andrea Pazienza, l’Audace si è affidato a Ivan Tisci, reduce da un buon campionato al Fasano in quel girone H vera e propria fucina di calciatori e tecnici per l’alto livello competitivo che lo contraddistingue.

Tisci adatta il 4-3-3 in un 4-3-2-1 per valorizzare al massimo le caratteristiche della sua punta di diamante Malcore, rimasto in casacca gialloblù. Alle sue spalle, D’Andrea e D’Ausilio che cercheranno di costruire occasioni e inserirsi davanti a Fumagalli, mentre la linea di centrocampo è composta dal trio Tascone-Capomaggio-Ruggiero. Reparto arretrato con Russo, Ligi, Martinelli e Tentardini davanti al portiere lituano Krapikas.

Risponde Giacomo Modica con una formazione molto condizionata dalle assenze per squalifica di pilastri come Manetta, Franco e Ragusa, basata sugli elementi che ha avuto a disposizione con continuità in questo precampionato. In porta va l’inossidabile Fumagalli con Lia e Tropea sulle corsie dalla linea difensiva e la coppia Polito-Pacciardi al centro. Trio di centrocampo abbastanza giovane con Frisenna e Scafetta ai lati di Giunta, nell’inedito ruolo di play, mentre in attacco giostrano Cavallo, Emmausso e Zunno. Sono ben 5 gli under nella formazione iniziale. Rappresentanza di tifosi biancoscudati quantificabile in oltre duecento, un buon numero considerando l’orario e la non agevole trasferta. Messina in maglia nera, padroni di casa con la prima divisa gialloblù.

CRONACA
PRIMO TEMPO – Partenza con il Messina molto attento, Zunno fa il centravanti, e, al 3’, Scafetta prova a pescare il jolly con un tiro da metà campo, vedendo Trezza fuori dai pali, ma il pallone esce di pochissimo. Ci prova anche Giunta poco più di un minuto dopo, su un disimpegno errato della difesa, ma è troppo impreciso. Gli uomini in maglia nera cercano di non dare respiro alla manovra pugliese con un pressing asfissiante e, al minuto 8, ne fa le spese Capomaggio, che perde palla e interviene fuori tempo su Frisenna, meritando il primo giallo della partita. Il primo tentativo dei padroni di casa arriva al 9’, quando D’Andrea batte da lontano e molto decentrato, senza impensierire Fumagalli. Secondo giallo del match al 18’ per Ruggiero che mette giù Cavallo nella metà campo giallorossa. Difesa peloritana ballerina al 22’, quando Polito, su un lancio lunghissimo, è incerto nel passaggio a Fumagalli, favorendo D’Ausilio, anticipato il portiere, ma palla sul fondo. Preme il Cerignola sulla propria corsia destra, costruendo una bella azione rifinita al centro da D’Ausilio, ma senza nessun intervento degli attaccanti gialloblù davanti alla porta avversaria. La gara è molto equilibrata, ma la sblocca il Messina al 27’, dopo una conclusione di Lia respinta da Trezza, quando prima Scafetta poi Giunta addomesticano il pallone, che arriva dalle parti di Tropea, botta al volo e traiettoria imprendibile per il portiere pugliese. I gialloblù si riorganizzano, pareggiando al 30’, approfittando della troppa passività del reparto arretrato giallorosso. Palla a terra che passa da Tascone, corridoio leggibilissimo per Russo in piena area, controllo e appoggio al centro dal fondo, con Malcore liberissimo di spingere in fondo al sacco. Azione simile al 36’, ma stavolta Ruggiero viene stoppato da Pacciardi al momento del tiro. I padroni di casa hanno due canovacci in fase offensiva, alternando il lancio lungo dalle retrovie, alla manovra insistita sul proprio fronte destro, spingendo sul lato debole dello schieramento giallorosso. Fa eccezione la ripartenza al 41’ partita da un pallone perso banalmente in uscita dal Messina, con Capomaggio che innesca Malcore, sinistro al volo fuori di un metro. Scafetta affonda il tackle su Tascone al 42’, beccando la prima ammonizione in casa giallorossa. E’ l’ultima annotazione del primo tempo, che l’arbitro chiude dopo 2’ di recupero, sancendo un pareggio meritato dal Messina per la grande voglia dimostrata, anche se pesano alcune incertezze in fase difensiva abbastanza evidenti.

SECONDO TEMPO – Nessun cambio nell’intervallo, il Messina sembra partire col piede giusto, ma basta una ripartenza avviata da Tascone sempre sulla sinistra della difesa giallorossa al minuto 48, palla a D’Ausilio, tocco al centro dove c’è Malcore solissimo, controllo, sterzata a saltare l’ultimo difensore e palla di destro nell’angolo basso per il vantaggio del Cerignola. Momento di squilibrio in campo subito dopo il 2-1 con le due squadre molto lunghe, prova a sfruttare l’inerzia il Messina al 53’, quando Zunno lavora un pallone in area pugliese, arriva sul fondo, crossa a ritroso per Emmausso, chiuso fortunosamente dalla difesa. Doppio cambio per Tisci al 56’, entrano Ghisolfi e Leonetti al posto di Ruggiero e D’Ausilio. Zunno al 60’ su lancio di Giunta è bravissimo a difendere palla, arrivare davanti a Trezza, ma non tiene conto di Martinelli, prodigioso nel recupero a chiudere il tiro sul fondo. Modica, al 61’, inserisce Plescia e Firenze, mandando negli spogliatoi Frisenna e Emmausso. Zunno, spostato a sinistra, si accentra al 66’, tenta il tiro a giro da una ventina di metri, che finisce di un soffio a lato. Cambio per il Cerignola al 69’ con Sosa al posto di D’Andrea. Risponde immediatamente Modica inserendo Ortisi per Scafetta. Leonetti, al 75’, spreca solo davanti a Fumagalli, lanciato in piena area giallorossa. Si fa pericoloso il Messina dopo 3’, con Cavallo che trova Zunno dalla parte opposta, ma il colpo di testa termina alto. Aumenta il peso offensivo Modica all’83’ inserendo Luciani al posto di Cavallo. Tisci prova a spezzare il ritmo all’ 85’ inserendo Bianco e Neglia per Malcore e Capomaggio. All’86’, Leonetti colpisce con palla lontana Polito e si becca il cartellino rosso diretto su segnalazione dell’assistente numero due Marchese. Il Messina non molla e, al 92’ arriva il momento del pareggio, su calcio di punizione delizioso di Marco Firenze dai 25 metri, palla alle spalle di Trezza e 2-2. Martinelli eccede nelle proteste dopo il gol e viene espulso. Nel restante recupero c’è un giallo per Pacciardi e, subito dopo, arriva il triplice fischio del signor Gauzolino a sigillare un pareggio che rispecchia l’equilibrio visto nei 98’ di gioco, incluso extra time, premiando il carattere, la caparbietà e anche l’idea di gioco del Messina, mentre l’Audace Cerignola rimpiange, forse, la scarsa concretezza al momento di sfruttare le occasioni create.

AUDACE CERIGNOLA – MESSINA 2-2
Marcatori: 27’ Tropea (M), 30’, 48’ Malcore (AC), 92’ Firenze (M)

AUDACE CERIGNOLA (4-3-2-1) Trezza; Russo, Ligi, Martinelli, Tentardini; Tascone, Capomaggio (dall’85’ Bianco), Ruggiero (dal 56’ Leonetti); D’Andrea (dal 69’ Sosa), D’Ausilio (dal 56’ Ghisolfi); Malcore (dall’85’ Neglia). In panchina: Krapikas, Fares, Allegrini, Coccia, De Luca, Prati, Carnevale. Allenatore: Ivan Tisci

MESSINA (4-3-3) Fumagalli; Lia, Polito, Pacciardi, Tropea; Scafetta (dal 70’ Ortisi), Giunta, Frisenna (dal 62’ Firenze); Cavallo (dall’83’ Luciani), Emmausso (dal 62’ Plescia), Zunno. In panchina: De Matteis, Ferrara, Salvo. Allenatore: Giacomo Modica.

Arbitro: Simone Gauzolino di Torino
Assistenti: Rodolfo Spataro di Rossano e Alessandro Marchese di Napoli
IV Ufficiale: Ciro Aldi di Lanciano.

Ammoniti: 8’ Capomaggio (AC), 18’ Ruggiero (AC), 42’ Scafetta (M), 96’ Pacciardi (M)
Espulsi: 86’ Leonetti (AC), 94' Martinelli (AC)

Corner: 5-2
Recupero: 2’ e 6'

Messinanelpallone
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Messina-Crotone 2-4

05 set 2022 17:12 | Kronos in Squadra
Messina-Crotone 2-4: vincono qualità ed esperienza
Perdono all'esordio i giallorossi, ma questo gruppo di giovani merita l'applauso del pubblico . Alla fine, il peso specifico del Crotone ha la meglio

L'applauso del pubblico alla fine è una delle note positive di una serata triste per il risultato ma incoraggiante perchè il Messina perde con il Crotone all'esordio in campionato, pagando, tra la fine del primo tempo e l'inizio del secondo, in modo pesantissimo, alcune disattenzioni ed episodi non proprio favorevoli. C'è molto da lavorare e, forse, qualcosa da fare per dare maggiore peso alla rosa di un Messina giovane e, quindi, aperto anche a rovesci come quello di questa sera, immeritato nelle dimensioni.
PREPARTITA - Finalmente si parte ed il Messina può farlo davanti ad un buon pubblico (circa 5000 presenti), malgrado qualche problema legato alla emissione dei biglietti a partire dalle 18. Le file e un po’ di ressa prima del match fanno parte dell’effetto “amarcord”, ma la speranza è che, nel prossimo match in notturna contro la Viterbese, si risolva questo impiccio. Le formazioni iniziali non prevedono grosse sorprese, in nessuna delle due squadra. Auteri si affida a Daga in porta, Angileri, Trasciani e Filì in difesa, centrocampo con Konate, Fofana, Marino e Versienti, trio di attacco Grillo-Balde-Catania. Lerda, sostituito in panca da Nardecchia, oppone Branduani a difesa dei pali, linea a quattro arretrata con il messinese Calapai a destra, il francese ex palermitano Giron dalla parte opposta Golemic-Cuomo coppia centrale, Giannotti-Petriccione-Tribuzzi a centrocampo, Chiricò, Gomez e Kargbo in avanti.
PRIMO TEMPO - Il Messina gioca in maglia nera, mentre i calabresi sono in bianco. Inizio con il Crotone che si fa vedere in avanti allo scadere del primo minuto, cross di Calapai da destra, deviazione in tuffo di testa da parte di Gomez e palla a lato di poco. Messina un po’ contratto, prova a rispondere al 4’ con un tentativo dal limite di Marino, respinto. Molto più pericolosi i giallorossi al 6’ quando Catania, liberato sul fondo a sinistra da una bellissima intuizione di Marino, crossa forte ma Balde viene anticipato in corner al momento del tiro. Partita a buoni ritmi, spezzettata da troppi interventi arbitrali, come al 20’, quando Pascarella punisce una sbracciata di Versienti che si aggiudica il poco invidiabile primato di primo ammonito stagionale tra le fila giallorosse. L’equilibrio viene turbato al 25’, quando Tribuzzi entra in area, lo affronta Fofana, atterrandolo e l’arbitro indica il dischetto, dove si presenta Chiricò, che, però, scivola al momento di battere mandando la palla in curva Sud. Resta fermo, quindi, il risultato iniziale, dando il primo brivido al Franco Scoglio, che esulta pochi minuti dopo, al 30’, grazie ad una azione sviluppata sulla sinistra da Versienti, controllo e cross al centro dove arriva Marino, bravissimo ad anticipare tutti e mettere alle spalle di Branduani di testa. Ripresa del gioco, lancio lungo per Gomez, sul quale esce Daga, anticipato, tocca l’attaccante avversario ed è di nuovo rigore per il Crotone. Stavolta Chiricò appoggia alla destra di Daga, spiazzato ed è pareggio, con conseguente ammonizione per il giocatore rossoblù, reo di avere esultato in modo beffardo sotto la curva messinese, così come il cartellino giallo spetta a Trasciani per avere cercato di farsi giustizia. Inviperito anche il ds messinese Pitino, espulso da Pascarella su segnalazione dell’assistente numero 1 Lencioni. Clima piuttosto caldo, con Pascarella in difficoltà, costretto ad ammonire il capitano del Crotone Golemic per un fallo a centrocampo su Balde. Bella verticalizzazione, al 43’, di Konate per Catania lanciato in piena area, ma il tentativo di lob finisce un metro sopra la traversa. Il veleno, per il Messina, è proprio nella coda, quando gli ospiti arrivano al vantaggio su una azione che sembrava finita, passata dai piedi di Kargbo, palla che sembra finita fuori, ma Giron la rimette al centro, dove sempre Kargbo segna un gol che fa andare il Crotone avanti immeritatamente al riposo, punendo in modo eccessivo il Messina apparso volitivo, propositivo, ma troppo ingenuo nei momenti topici del primo tempo.

SECONDO TEMPO – Auteri cambia subito Catania con Curiale e Lerda inserisce Awua per Giannotti, passano solo due minuti e il Crotone porta a tre i gol grazie ad una incertezza della difesa messinese, troppo passiva prima sul tiro di Chiricò dal linite, che finisce sul palo, e poi sul cross da destra che trova Gomez liberissimo di ribadire in rete da due passi sulla miracolosa respinta di Daga dopo il suo primo colpo di testa. Messina totalmente fuori dalla partita e, al 53’, basta un cross di Tribuzzi dalla trequarti, con Angileri fuori dal campo, leggibilissimo per dare ad Awua, che non è proprio un colosso, di appoggiare con la testa in rete. Reazione degli uomini di Auteri, che, al 56’, costruiscono una trama conclusa da Curiale con una girata di sinistro, deviata sul fondo da Branduani. Escono Marino per Fiorani e Napoletano per Grillo al 62’, mentre, pochi minuti prima, il Crotone aveva sostituito Tribuzzi, uno dei migliori, con Vitale. Improvviso, arriva uno splendido gol di Amara Konate, su lancio lungo di Trasciani, che il laterale destro impatta perfettamente di testa indovinando una parabola beffarda giusto nell’angolo alla destra di Branduani per il gol che riduce le distanze. Molto bravo Daga un paio di minuti dopo sulla conclusione di Gomez, e, sul ribaltamento di fronte, Fofana impegna Branduani alla deviazione sulla traversa sfuggita ad una terna arbitrale piuttosto disattenta. Al 72’ è il momento di Pannitteri e Panico per un fischiatissimo Chiricò e Kagbo, autore del gol che ha portato in vantaggio il Crotone poco prima dell’intervallo, cambiando l’inerzia della gara. Cambio particolare di Auteri al 78’, con Piazza al posto di Versienti e passaggio al 4-2-4. Mischia davanti a Branduani al 79’, quando prima Curiale e poi Trasciani mancano la deviazione che avrebbe potuto riaprire la partita. Ammonito Awua a 5’ dal 90’ per fallo su Napolitano e, un minuto più tardi, Zuppel sostituisce Balde. Il Messina negli ultimiminuti produce qualche trama promettente, ma non oltre, colpisce la traversa con Curiale su punizione, fino al triplice fischio di un men che mediocre Pascarella. Il Messina perde la prima, non demerita sul piano dell’impegno, ma evidenzia pecche di qualità ed esperienza di un organico costruito con gli obiettivi evidenziati più volte in questo precampionato, ma troppo tenero per una squadra di vertice come dovrebbe essere il Crotone.

IL TABELLINO

MESSINA-CROTONE 2-4

Marcatori: 30’ Marino (M), 32’ Chiricò © (rigore), 47’ Kargbo ( C ), 48’ Gomez ( C ), 52’ Awua ( C ), 65’ Konate (M)

MESSINA (3-4-3): Daga; Angileri, Trasciani, Filì; Konate, Fofana, Marino (dal 62’ Fiorani), Versienti (dal 78’ Piazza); Grillo (dal 62’ Napoletano), Balde (dall’85’ Zuppel), Catania (dal 46’ Curiale). In panchina: Lewandowski, Camilleri, Ferrini, Berto, Nicosia, Fazzi. Allenatore: Gaetano Auteri.

CROTONE (4-3-3): Branduani; Calapai, Golemic, Cuomo, Giron; Giannotti (dal 46’ Awua), Petriccione, Tribuzzi (dal 58’ Vitale); Chiricò (dal 72' Panico), Gomez, Kargbo (dal 72' Pannitteri). In panchina: Dini, Gattuso, Bove, Bernardotto, Papini, Rojas, Crialese, Filosa, Cantisani, Panico, Pannitteri, Tumminiello. Allenatore: Massimiliano Nardecchia (Franco Lerda squalificato)

Arbitro: Mattia Pascarella di Nocera Inferiore

Assistenti: Marco Lencioni di Lucca e Marco Toce di Firenze

Quarto ufficiale: Davide Di Marco di Ciampino

Corner: 6-5

Ammoniti: 20’ Versienti (M), 31’ Daga, 32’ Chiricò ( C ) 32’ Trasciani (M), 36’ Golemic ( C ), 85’ Awua ( C )

Recupero: 2’ e 5’
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Catanzaro - Messina 2-0

11 nov 2021 12:13 | Kronos in Squadra
Il Messina cede a Catanzaro (2-0), una partita stregata

Dopo un prepartita avventuroso, tra tamponi, nebbia, tifosi stoccati in aree di attesa, è tempo di Catanzaro-Messina al “Nicola Ceravolo”, in una atmosfera finalmente riscaldata dalla presenza dei tifosi, sia nella curva Massimo Capraro, covo del tifo calabrese, con gli ultras ritornati ai loro posti, che nel settore ospiti con i circa duecento supporters biancoscudati partiti nel primo pomeriggio da Messina.

Schermaglie tra le curve, quindi, applausi di incitamento dalle tribune, terreno di gioco in buone condizioni, ci sono tutti gli ingredienti per un confronto che oppone due squadre dagli obiettivi molto diversi, i padroni di casa costruiti per arrivare primi, gli ospiti all’esordio tra i professionisti dopo l’ennesima caduta negli inferi del dilettantismo.

Formazione iniziale del Messina condizionata dalle vicende legate alla positività di un elemento tra i convocati da mister Capuano, che, al momento in cui sono state ufficializzate le distinte, risulta essere Filippo Damian, rimasto nell’albergo di Catanzaro Lido. In porta, quindi, c’è Lewandoski, davanti al quale si piazzano Celic, Carillo e Mikulic, poi una linea di centrocampo con Morelli a destra, Goncalves dalla parte opposta, Fofana, Simonetti e Catania che, probabilmente, si alternerà con Russo nel ruolo di mezzala alle spalle e a fianco della punta centrale Adorante. Al momento di entrare in campo, però, ecco la sorpresa di Konatè al posto di Adorante, colpito da infortunio durante il riscaldamento, e, quindi, nemmeno in panchina.

Catanzaro che conferma la formazione ipotizzata alla vigilia, con l’unica eccezione di Tentardini al posto di Bearzotti sulla corsia di sinistra e Vandeputte spostato a destra. Nelle file giallorosse mancano Rolando e Martinelli, quest’ultimo squalificato.

CRONACA

PRIMO TEMPO - Parte fortissimo il Catanzaro e, dopo meno di un minuto, Celic anticipa in piena area Cianci solo davanti a Lewandoski, con l’arbitro che fischia fallo in attacco. Al 6’ veementi proteste del pubblico catanzarese per un tocco di mano di Simonetti, al limite dell’area, non visto dal signor Acanfora. Il primo tiro dentro lo specchio della porta arriva al 13’ quando Bombagi si libera in area, ma il suo sinistro è facile preda di Lewandoski. Potenziale occasione al 18’ per i biancoscudati, ma Catania sbaglia il controllo e viene anticipato al momento di battere a rete da posizione centrale. A metà del primo tempo, Vandeputte passa a sinistra e Tentardini dalla parte opposta. Momenti di tensione tra i due allenatori al 25’, quando Capuano lamenta la scarsa sportività dei giocatori giallorossi al momento in cui gli avversari si fermano per infortunio, e Calabro risponde chiaramente di non avere intenzione di fermare il gioco, così come già chiarito, in precedenza, da Carlini ai colleghi in maglia biancoscudata. Il Catanzaro passa in vantaggio al 27’, con una azione sviluppata sulla sinistra da Vandeputte e Bombagi, che restituisce palla di tacco al belga, cross radente dal fondo, sul quale Carillo interviene in scivolata di destro, mettendo alle spalle del proprio portiere. Capuano, subito il gol, si rende conto che la sua squadra non ha possibilità di trovare sbocchi offensivi ed inserisce Busatto al posto di uno spaesato Konate e, al 34’, Catania arriva sul fondo dalla destra, mette palla al centro per Busatto, contrastato felicemente da Fazio al momento di battere a rete. Bombagi, al 36’, costringe al fallo Celic al limite della propria area ed è giallo per il croato, messo in grande difficoltà dall’estro del numero 10 giallorosso. Vandeputte sulla corsia mancina crea un pericolo al 38’, ma il suo cross trova Mikulic pronto ad anticipare il colpo di testa di Carlini, piazzato alle sue spalle. Ammonizione per Simonetti al 43’ reo di un intervento killer su Bombagi, proprio sotto gli occhi dell’arbitro. Finisce il primo tempo dopo due minuti di recupero, con il Catanzaro in vantaggio, grazie ad uno sfortunato autogol di Carillo, risultato che premia la squadra più votata all’attacco, anche se le chance costruite non sono state pari alle intenzioni.ù

SECONDO TEMPO – Nell’intervallo Capuano sostituisce Morelli con Distefano ed il Catanzaro conquista subito un corner con Carlini, battuto da Vandeputte, ma senza esito. L’ex Paternò entra bene nel match e conquista al 49’ il primo corner in favore del Messina, sul quale si scatena una mischia, ma Goncalves non riesce a girare di destro verso la porta lasciata sguarnita da una uscita fuori tempo di Branduani. Il Messina prova ad andare avanti, ma, da un lancio lungo di Celic, intercettato da Scognamillo, nasce l’azione del raddoppio al 54’. La palla arriva a Bombagi, che controlla, supera la linea mediana, aspetta la sovrapposizione di Vandeputte, stop, sterzata e destro secco alle spalle di Lewandoski. Grande uscita di Lewandoski al 60’ su Cianci, lanciato a rete, chiuso da un intervento coraggiosissimo del portiere polacco, che si rialza dolorante. Prova a costruire qualcosa in attacco il Messina, ma emergono i difetti di personalità a centrocampo e in avanti con le assenze pesanti di Damian e Adorante. Calabro dà respiro a due big del suo reparto avanzato al 69’ inserendo Vazuqez e Curiale al posto di Cianci e Carlini. Bombagi imperversa tra le linee e, al 76’, impegna Lewandoski con una botta dalla distanza. A 10’ dalla fine, Capuano sostituisce Tiago Goncalves e Fofana con Marginean e Rondinella, esaurendo, così gli uomini a sua disposizione in panchina., eccezion fatta per Fantoni. Risponde Calabro mettendo in campo, all’85’ Cinelli per Welbeck e Gatti per Scognamillo. Su una punizione, arriva vicino al gol la squadra di Capuano, ma il colpo di testa di Simonetti con intervento di Branduani e successiva traversa di Mikulic, viene vanificata dalla bandierina alzata dell’assistente numero due Feraboli. Ammonito anche Mikulic al minuto 87 per una lunga trattenuta su Verna. Esce un assoluto protagonista del match per il Catanzaro, Bombagi, sostituito da Risolo per una meritata standing ovation del pubblico presente al “Ceravolo”. Non succede altro, fino al triplice fischio di Acanfora, che giunge dopo 5’ di recupero a chiudere una trasferta complicata, difficile, resa quasi impossibile da una serie di circostanze negative nella vigilia e nell’immediatezza della partita. Resta l’impressione di un gruppo che, comunque, non ha mollato al cospetto di un avversario strutturato per essere protagonista fino in fondo. Ci saranno altre occasioni per fare punti e dimostrare il proprio valore.

TABELLINO

CATANZARO-MESSINA 2-0

Marcatori: 27’ Carillo (M) autogol, 54’ Vandeputte ( C )

CATANZARO: Branduani; De Santis, Fazio, Scognamillo (dall’85’ Gatti); Vandeputte, Verna, Welbeck (dall’85’ Cinelli) , Tentardini; Carlini (dal 69’ Vazquez), Bombagi (dall’88’ Risolo), Cianci (dal 69’ Curiale). In panchina: Nocchi, Romagnoli, Bayeye, Monterisi, Ortisi, Bearzotti. Allenatore: Antonio Calabro.

MESSINA: Lewandoski; Celic, Carillo, Mikulic; Morelli (dal 46’ Distefano), Fofana (dall’80’ Marginean), Konate (dal 33’ Busatto), Simonetti, Goncalves (dall’80’ Rondinella); Catania, Russo. In panchina: Fusco, Fantoni. Allenatore: Ezio Capuano.

Arbitro: Marco Acanfora di Castellammare di Stabia

Assistenti: Andrea Niedda di Ozieri e Luca Feraboli di Brescia

Quarto ufficiale: Gianluca Grasso di Ariano Irpino

Ammoniti: 29’ Vandeputte ( C ), 36’ Celic (M), 43’ Simonetti (M), 81’ Russo (M), 83’ Scognamillo ( C )

Corner: 4-1

Recupero: 2’ e 5’

Spettatori 3.133 di cui 168 ospiti


messinanelpallone
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Messina - Campobasso 2-0

31 ott 2021 15:24 | Kronos in Squadra
Messina-Campobasso, due gol e una vittoria di combattimento

Sono circa 800 gli spettatori presenti al “Franco Scoglio” per un Messina-Campobasso che rappresenta l’ennesima prova di appello per la squadra di Ezio Capuano, ancora invischiata nelle ultime posizioni di classifica, mentre i molisani sperano di confermare gli ottimi risultati colti lontano dal “Molinari” e consolidare le distanze dalla zona playout.

Capuano introduce due novità rispetto alle formazioni schierate inizialmente nelle ultime gare. Sono Celic nel terzetto difensivo a destra e Goncalves come quinto di sinistra, lasciando in panchina Mikulic e Sarzi Puttini.

Mister Cudini non si schioda dal classico e consolidato 4-3-3 che ha portato alla promozione tra i professionisti questo tecnico molto considerato in serie C.

CRONACA

PRIMO TEMPO - Inizio molto equilibrato con i calciatori impegnati più a cercare di stare in piedi sull’insidioso fondo campo del “S.Filippo” che non a costruire manovre pericolose. Confronto molto fisico, quindi, intorno al centrocampo e nessuna azione da gol nei primi dieci minuti. Al 13’ Pace da tre quarti campo mette al centro di sinistro, trova Tenkorang, che sbaglia il controllo e Lewandoski lo anticipa. Più complicata la situazione per la difesa ospite al 18’ su un cross di Morelli che non trova Adorante per un soffio, ma conquista il primo corner del match, senza esito. Proteste giallorosse un minuto dopo, quando Simonetti cade in piena area toccato da Fabriani, ma il signor Pascarella fa ampi segni di continuare. Morelli, al 26’ entra in area da destra, tocco sul fondo ma poi anche sul piede dell’esterno giallorosso, intervento regolare per l’arbitro. Infortunio per Menna al 29’, che accusa il risentimento muscolare causato da un ernia dorsale mettendo in dubbio la presenza del centrale difensivo al “S.Filippo”. Lo sostituisce, dopo tre minuti in cui il pallone non era terminato fuori, Magri. Situazione simile al 34’ dalla parte opposta, perché Vukusic resta a terra dopo un contrasto a centrocampo e viene sostituito da Balde. Una rimessa laterale aveva condannato il Messina a Castellamare di Stabia e, nella medesima situazione di gioco, arriva il vantaggio contro il Campobasso al minuto 36. La palla viene servita da Fofana a Adorante, che si libera di due difensori, tira di sinistro e Raccichini si fa sfuggire la palla per il gol dell’ 1-0. Il Messina continua a spingere, sfiora il gol con Damian al 44’, scivolato al momento della conclusione, e ottiene il raddoppio al 45’, quando Morelli mette al centro dopo la sponda di Simonetti, Goncalves si trova palla sul destro ma tira ugualmente, battendo Raccichini, incolpevole nella circostanza. Ancora una azione pericolosa di marca giallorossa, con Balde che controlla ma viene chiuso in corner, prima del duplice fischio a sancire la chiusura del primo tempo, in cui gli uomini di Capuano sono riusciti a controllare il Campobasso e sfruttare le chance create in attacco.

SECONDO TEMPO – Buona ripartenza del Messina al primo minuto, ma Morelli sbaglia la misura dell’assist per Adorante favorendo l’uscita bassa di Raccichini. Incursione di Simonetti da sinistra in area molisana un minuto più tardi, tenta il tiro invece del cross e la palla termina alta. Doppio cambio per il Campobasso al 67’ con Parigi e Giunta al posto di Tenkorang e Candellori. Campobasso vicino al gol al 60’, quando, sugli sviluppi di un corner, c’è un cross dal fondo di Giunta, prima Parigi si fa respingere la botta a colpo sicuro e poi Vitali sparacchia alto. Guaio muscolare per Balde al 63’, che esce dal campo e, nel frattempo, Simonetti si libera e converge in area, ma il tiro è alto. Capuano sostituisce lo spagnolo con Busatto e Goncalves con Sarzi Puttini. Situazione confusa in area messinese al 67’, quando Pace tira e la difesa giallorossa libera, mentre, meno di 60 secondi dopo, Rossetti sbaglia clamorosamente di testa a due passi da Lewandoski. Molisani furiosamente in attacco e altra chance enorme divorata da Magri, approfittando di una esitazione da parte di Simonetti, con la palla che non entra. In difficoltà il Messina, che cerca di allentare la pressione con una bella azione personale di Busatto al 73’, ma poi spreca crossando troppo verso il portiere e non a Fofana, libero in piena area. Gli uomini di Cudini continuano a premere, ma la difesa giallorossa resiste, pur soffrendo. Ultimo slot di cambi per Capuano al 75’, Konate per Fofana e Catania al posto di Adorante. Risponde all’80’ Cudini, inserendo Emmausso per Vitali e Vanzan per Pace. Ci prova subito il nuovo entrato Emmausso, ma il piatto da ottima posizione in area avversaria è facile preda di Lewandoski. Vanzan chiude una ottima giocata di Rossetti all’83’ scagliando il mancino centrale, controllato facilmente dal portiere del Messina e lo stesso giocatore molisano vede strozzato dal corpo di Konate il tentativo di destro nell’azione successiva. Campobasso arrembante nei minuti conclusivi, ancora con Vanzan, colto in offside e, quindi, diventa inutile il suo tiro praticamente dalla linea di fondo, dopo l’ottimo intervento di Lewandoski sulla botta di Liguori. Catania e Sarzi Puttini vengono ammoniti, il primo per fallo su Racicchini e l’altro per avere allontanato la sfera in occasione di un calcio di punizione fischiato per un suo intervento su Liguori. Incredibile al 94’,quando Emmausso salta due avversari, libera il destro dal limite, deviazione di Carillo, palla fuori di un soffio, con Lewandoski battuto. Finisce, dopo 6’ di recupero, con una vittoria essenziale in un momento complicato per il Messina, su un fondo campo difficile, contro un avversario combattivo, messo sotto per un’ora di gioco e poi indomabile fino al termine.

TABELLINO

MESSINA-CAMPOBASSO 2-0

Marcatori: 36’ Adorante (M), 45’ Goncalves

MESSINA (3-5-2): Lewandoski; Celic, Carillo, Fazzi; Morelli, Fofana (dal 75’ Konate), Damian, Simonetti, Goncalves (dal 65’ Sarzi Puttini); Vukusic (dal 34’ Balde) (dal 65’ Busatto), Adorante (dal 75’ Catania). In panchina: Fusco, Rondinella, Fantoni, Mikulic, Russo, Marginean, Distefano. Allenatore: Ezio Capuano.

CAMPOBASSO (4-3-3): Raccichini; Fabriani, Menna (dal 32’ Magri), Dalmazzi, Pace (dall’81’ Vanzan) ; Candellori (dal 57’ Giunta), Bontà, Tenkorang (dal 57’ Parigi); Vitali (dall’81’ Emmausso) , Rossetti, Liguori. In panchina: Zamarion, Coco, Sbardella, Nacci, Martino, De Biase, Persia. Allenatore: Mirko Cudini.

Arbitro: Mattia Pascarella di Nocera Inferiore

Assistente: Giorgio Lazzaroni di Udine e Emanuele Bocca di Caserta

IV Ufficiale: Domenico Leone di Barletta

Ammoniti: 24’ Morelli (M), 36’ Bontà ©, 80’ Parigi ( C ), 89’ Catania (M), 90’ Sarzi Puttini (M)

Corner: 4-4

Recupero: 3’ e 6’

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Juve Stabia - Messina 1-0

24 ott 2021 16:40 | Kronos in Squadra
Al "Menti" non basta l'impegno, il Messina torna a perdere (1-0)
Contrariamente a quanto previsto alla vigilia del campionato, Juve Stabia-Messina, alla undicesima giornata, è scontro diretto per uscire dall’area play out, visto che le “vespe” sono solo due punti sopra ai giallorossi, quintultimi. I peloritani sono già passati al “Menti” nell’esordio stagionale in Coppa Italia meno di due mesi fa, ma sembra essere trascorsa un’era geologica, visto il cambio di panchina e la rivoluzione tattica, oltre che comportamentale, tra Sullo e Capuano. I padroni di casa hanno provveduto a sostituire Novellino con il vice Imbimbo, per poi chiamare sulla panchina gialloblù Stefano Sottili, che ha avuto solo un paio di giorni per preparare il match, ma opera una serie di cambi rispetto alla formazione prevista, inserendo soprattutto Sarri tra i pali e qualche altro elemento in difesa e a centrocampo.

Mister Ezio Capuano, invece, tira fuori dal cilindro Catania al posto di Fofana, lasciando, per il resto, la stessa formazione iniziale del match infrasettimanale giocato al “S.Filippo” contro la Vibonese, uno 0-0 senza emozioni.
CRONACA

PRIMO TEMPO – Messina in maglia biancoscudata per la prima volta in questa stagione, lascia il calcio di inizio agli avversari, con un forte vento a disturbare i calciatori in campo sul sintetico del “Romeo Menti”. Prima conclusione in porta per le vespe con Scaccabarozzi al 1’, e padroni di casa che conquistano due corner consecutivi, protestando anche per un tocco di mano di Morelli sul colpo di testa da parte di Eusepi. Biancoscudati in avanti all’8’ con Catania sulla fascia sinistra, tocco sul fondo del difensore stabiese, ma l’arbitro assegna rimessa dal fondo. Al 10’, primo calcio d’angolo per il Messina, deviazione aerea di Morelli, mentre Carillo viene steso sotto gli occhi di Nicolini, libera di testa Cinaglia. Altra decisione clamorosamente errata del signor Nicolini, in cooperazione con il primo assistente Zanellati, prima non sanzionando una trattenuta di Cinaglia in piena area e poi trascurando la nettissima deviazione in angolo da parte di Tonucci. Adorante, al 20’, gira debolmente tra le braccia di Sarri, dopo una torre di Carillo su punizione di Sarri Puttini. Tiraccio di Rizzo dalla media distanza, fuori di un paio di metri, ma qui il direttore di gara ravvisa una deviazione per il corner, senza esito. Partita spezzettata da una serie interminabile di falli e proteste, con le due squadre che non riescono a trovare gli spazi per rendersi pericolose. Lunga azione manovrata del Messina al 24’, con Vukusic liberato in piena area, ma il destro del croato sibila vicino al palo alla sinistra di Sarri. La parata più difficile spetta a Sarri al 27’, ma è il suo compagno Cinaglia ad impegnarlo severamente svirgolando un cross di Morelli. Panico, al 30’, si libera con una bella giocata di Fazzi all’altezza della metà campo, inducendo il numero 26 biancoscudato al fallo plateale che gli costa il primo giallo della partita. Lo segue nell’elenco dei cattivi Squizzato al minuto 34’ quando Catania approfitta di una distorsione alla caviglia del giovane gialloblù, conquista palla e subisce la trattenuta. Sottili sostituisce subito Squizzato per infortunio con Davì. Non succede nulla nei restanti dieci minuti più due di recupero e le squadre vanno al riposo sul giusto risultato di 0-0, con l’ultima punizione a favore del Messina allo scadere, battuta attraverso uno schema da riproporre nelle scuole calcio, ma come esempio negativo.

SECONDO TEMPO – Nell’intervallo, fuori Damian per Fofana. Giallo per Davì al 50’, causato da un fallo su Vukusic in ripiegamento difensivo. Al 54’ Sottili sostituisce Altobelli con Stoppa e Konatè entra al posto di Catania nelle file del Messina. Altra ammonizione stavolta per Konate, reo di un fallo inutile su Donati nella metà campo avversaria. Prima azione con un minimo di pericolosità della ripresa al 58’ quando Adorante ruba palla a Cinaglia e si invola verso l’area gialloblù, trovando la chiusura di Donati, bravo nella diagonale difensiva. Lampo improvviso al 60’, quando, su una rimessa laterale rubata dalla Juve Stabia, cross lento in area ad Eusepi, anticipato da Carillo, la palla resta lì, il più lesto è Stoppa, che anticipa un pachidermico Mikulic, controlla e tocca di piatto sull’angolo opposto per il vantaggio dei padroni di casa. Al 65’ doppio cambio per Capuano, con Morelli, infortunato, e Simonetti che lasciano il posto a Goncalves e Balde. In questa occasione, l’allenatore biancoscudato aveva già preparato la sostituzione di Sarzi Puttini, ma viene costretto a rivedere i piani dall’esterno destro biancoscudato, accasciatosi al suolo. Incredibile al 72’, quando Sarzi Puttini pennella per la testa di Mikulic, Sarri si esalta con una parata alla sua sinistra, Adorante ha la porta spalancata, ma spedisce la palla incredibilmente fuori. Altro cambio offensivo del Messina al 73’, quando Russo entra al posto di Sarzi Puttini e Fazzi si sposta a destra esterno nella linea difensiva. Azione personale di Balde al 76’, che salta due avversari in area, sinistro secco, ma Sarri è piazzato bene e respinge sul fondo. Ancora pericolosi i biancoscudati al 79’, quando Fazzi raccoglie un tocco sporco di Vukusic e tira di destro sorvolando di poco la traversa. Giallo per Sarri, causato da perdita di tempo nella rimessa dal fondo. Doppio cambio gialloblù al minuto 81, fuori Eusepi per Della Pietra e Caldore al posto di Bentivegna. Palla persa all’84’ dalla Juve Stabia, ma il Messina non ne approfitta, perché Vukusic ritarda il passaggio, Balde salta l’avversario diretto, ma poi tira debolmente tra le braccia di Sarri. L’impegno non manca, ma la qualità e le forze sì, il Messina ci prova fino all’ultimo, ma a festeggiare sono i giocatori gialloblù, alla prima vittoria casalinga in campionato. Pagata a caro prezzo l’unica disattenzione difensiva, ma occorre cattiveria e determinazione in tutte le zone del campo per sfruttare le situazioni favorevoli, dote quasi totalmente assente in questo gruppo di giocatori chiamati a difendere la biancoscudata nella stagione 2021-2022. Ci sarà da sudare, invece, per mantenere la categoria.

TABELLINO

JUVE STABIA-MESSINA 1-0

Marcatori: 60’ Stoppa (JS)

JUVE STABIA (4-3-2-1) Sarri; Donati, Cinaglia, Tonucci, Rizzo; Scaccabarozzi, Squizzato (dal 35’ Davì), Altobelli (dal 54’ Stoppa); Panico, Bentivegna (dall’81’ Caldore); Eusepi (dall’81’ Della Pietra). In panchina: Russo, Todisco, Berardocco, Guarracino, Lipari, Troest, Esposito, Evacuo. Allenatore: Stefano Sottili

MESSINA (3-5-2) Lewandoski; Fazzi, Carillo, Mikulic; Morelli (dal 65’ Goncalves), Damian (dal 46’ Fofana), Simonetti (dal 65’ Balde), Catania (dal 54’ Konate), Sarzi Puttini (dal 73’ Russo); Vukusic, Adorante. In panchina: Fusco, Fantoni, Distefano, Busatto, Celic, Rondinella, Marginean. Allenatore: Ezio Capuano.

Arbitro: Stefano Nicolini di Brescia

Assistenti: Glauco Zanellati di Seregno e Michele Piatti di Como

IV Ufficiale: Enrico Gigliotti di Cosenza

Ammoniti: 31’ Fazzi (M), 34’ Squizzato (JS), 47’ Altobelli (JS), 50’ Davì (JS), 57’ Konate(M), 79’ Sarri (JS)

Recupero: 2’ e 5’

Corner: 3-2

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