MESSINA-BARLETTA 0-2
MESSINA – BARLETTA 0-2
Marcatori: 29’ st Fall, 32’ st Venitucci
MESSINA (4-3-3) : Iuliano; Cane, De Bode, Stefani, Donnarumma; Damonte, Izzillo (dal 36’ st Bonanno), Ciciretti, Mancini (dal 24’ st Bucolo); Corona (dal 15’ st Pepe V.), Orlando. In panchina: Berardi, Sciotto, Bortoli, Sciliberto. Allenatore: Gianluca Grassadonia.
BARLETTA (4-5-1): Liverani; Meola (dal 38’st Zammuto), Stendardo, Radi, Cortellini; Regno, Legras, Danti (dal 34’ Branzani), Quadri, Venitucci (dal 41’ st Rizzitelli); Fall. In Panchina: De Martino, Sokoli, Palazzolo, Guarco. Allenatore: Marco Sesia.
Arbitro: Emanuele Mancini di Fermo.
Assistenti: Valerio vecchi di Lamezia T. e Genny Sbrescia di Castellammare di Stabia
Recupero: primo tempo 2 ’; secondo tempo 5’
Ammoniti: 28’pt Mancini, 33’ Meola, 28’ st De Bode, 44’ st Regno
Calci d’angolo: 4-4
Spettatori: presenti 2.344
LA CRONACA-
Il Barletta passa al S. Filippo condannando il Messina alla quarta sconfitta stagionale casalinga, in una gara vissuta sul filo dell’equilibrio dettato da un esasperato tatticismo e spezzato solo da quei tre minuti a cavallo tra il 29’ e il 32’ della ripresa, nei quali i biancoscudati hanno avuto due passaggi a vuoto fatali. I pugliesi, che da qualche settimana vivono in un clima societario burrascoso, con il patron Perpignano che afferma di non voler pagare alcune spettanze, senza temere ripercussioni in classifica, danno, non si sa quanto inconsciamente, ragione al proprio presidente e centrano la quinta vittoria consecutiva, che li proietta a 28 punti, in nona posizione, in attesa delle ormai scontate penalizzazioni. Aldilà delle vicissitudini finanziarie, gli uomini di Sesia compongono, comunque, una di quelle classiche squadre di categoria, che sanno il fatto proprio, scendono sul terreno di gioco con poche, ma essenziali, idee tattiche, e sfruttano le disattenzioni evidenti del Messina, portandosi a casa l’intera posta in palio.
Grassadonia schiera un 4-3-3 nel quale trova posto Mancini, unico dubbio, a suo dire, della vigilia, ma lascia in panchina Bucolo, preferendogli Izzillo nel ruolo di centrocampista centrale davanti alla difesa.
Sesia ha fin qui giocato con un 4-3-3, ma l’assenza di De Rose lo spinge a preferire per la sfida del S.Filippo un più prudente 4-5-1 in fase difensiva, con Venitucci e Danti pronti ad inserirsi per supportare l’unica punta, il senegalese Fall, esploso negli ultimi turni con una serie di segnature a raffica.
L’avvio è di marca biancoscudata, con un piglio abbastanza propositivo, nel quale spiccano le doti tecniche e la visione di gioco di Mancini e Ciciretti, anche se il primo, all’esordio con la maglia del Messina, appare troppo sacrificato nel ruolo di terzo centrocampista di sinistra, che lo costringe a coprire una fetta troppo vasta di campo.
La prima occasione è, al 4’, per Orlando che, al termine di una serie di passaggi fitti, arriva al limite dell’area e, dalla sinistra, sfiora il palo della porta di Liverani, incrociando il tiro.
Due minuti dopo, sempre Orlando viene fermato, su lancio di Ciciretti, per un sospetto offside segnalato dal primo assistente Vecchi.
Ancora Messina in avanti con Izzillo che, al 13’, prova la botta da fuori, ma la palla finisce altissima sulla traversa.
Il Barletta si fa vivo in avanti per la prima volta al 15’. Punizione battuta da Quadri per Danti, smarcato solo davanti a Iuliano, che sacrifica gli “attributi” per respingere il tiro dell’attaccante pugliese, salvando il risultato.
Il Messina sembra accusare il pericolo corso ed arretra il baricentro, lasciando un po’ di campo al Barletta, ma senza subire troppo e provando a pungere, come al 33’, quando Mancini vince un rimpallo e si presenta in area, ma perde il controllo della palla al momento del tiro, anche perché il francese Legras gliela sposta con le mani. Dalle immagini il rigore sembra netto, ma il signor Mancini di Fermo non riesce a cogliere l’infrazione e lascia proseguire.
I pugliesi continuano a controllare l’infruttuoso tiki-taka dei padroni di casa, ma, quando si fanno vedere dalle parti dell’area messinese, sono sempre pericoli per Iuliano, come al 38’, quando Cortellini parte dalla linea di centrocampo, serve Danti in area, che incrocia di sinistro, ma Iuliano è pronto a deviare in calcio d’angolo con un ottimo intervento.
L’ultimo sussulto lo offrono ancora gli ospiti allo scadere del secondo e ultimo minuto di recupero, quando Iuliano, su cross di Regno da sinistra, sbaglia l’intervento, il pallone sbatte sulla spalla di Stefani e finisce nei pressi di Cortellesi, vicino alla linea di fondo, che stramazza a terra. L’arbitro concede il corner che poi non fa battere, fischiando la fine del tempo, mentre l’allenatore del Barletta Sesia entra abbondantemente dentro il campo protestando per la decisione dell’arbitro che non aveva ravvisato il fallo del portiere peloritano.
Il secondo tempo inizia con una azione insistita di Ciciretti al 2’, che, giunto sul fondo, conquista il primo corner a favore del Messina, sugli sviluppi del quale, Mancini si intestardisce nel dribbling e perde l’occasione per crossare.
Al 9’, arriva il primo tiro nello specchio della porta del Messina con Ciciretti, ma Liverani para con tranquillità.
Al 15’, Grassadonia sostituisce Corona con Vincenzo Pepe, nel tentativo di dare maggiore velocità alle trame offensive dei suoi e, nel contempo, di aprire il muro difensivo biancorosso. Dopo appena un minuto dal suo ingresso, Pepe crossa da sinistra per Damonte, il cui colpo di testa finisce di poco alto sulla traversa.
Il Barletta si vede pochissimo in avanti, eccezion fatta per un cross al 22’ di Fall, che protesta per un presunto tocco di mano di izzillo in area, e, un minuto dopo, con un tiro centrale di Venitucci, facile preda di Iuliano.
La gara sembra scorrere sui binari dell’equilibrio e Grassadonia preferisce mettere fuori Mancini per Bucolo, che si piazza nella sua consueta posizione davanti alla difesa, spostando Izzillo più avanti. E’ però il Barletta a passare in vantaggio al 29’, con una azione che nasce da un calcio di punizione battuto da Quadri sulla tre quarti, sulla quale tutta la linea difensiva del Messina si fa trovare impreparata. Prima Ciciretti lascia Danti libero di stoppare il pallone sulla linea laterale, entrare in area e giungere sul fondo, mentre Cane e Bucolo ritardano la chiusura, De Bode segue Cortellini appostato al centro e il numero 9 barlettano può servire un cross teso e radente sul quale Fall, fino a quel momento praticamente un fantasma, anticipa in scivolata Stefani, Donnarumma e Iuliano, mettendo in rete a un metro dalla linea di porta.
Il Messina accusa pesantemente il colpo e, al 32’, subisce il raddoppio, ancora sul proprio fronte destro di difesa, dove Fall scambia con Danti che prova a servire Venitucci, il quale tenta di restituire allo stesso Danti. Nella fitta rete di passaggi in piena area prova ad inserirsi Bucolo, che, invece, fa da sponda a Venitucci, il quale tira subito di destro e batte per la seconda volta Iuliano.
Gli uomini di Grassadonia hanno una reazione puramente nervosa, pur senza mai mettere in affanno gli avversari e riescono, al 37’, anche ad andare in gol con Bonanno, pronto a ribadire in rete una sponda aerea di Stefani su punizione di Pepe, ma l’assistente Sbrescia alza la bandierina segnalando l’offside di De Bode, che, in effetti, ostacola Radi nella traiettoria del cross diretto a Stefani.
Ancora Bonanno, al 43’, prende la parte alta della traversa direttamente su corner, e, al 49’, ci prova ancora dalla distanza, la palla sfugge a Liverani, che però poi riesce ad anticipare Pepe, non proprio prontissimo all’eventuale deviazione vincente.
E’ l’ultimo atto di una gara che vede uscire sconfitto il Messina e, adesso, complica i piani della società e dello staff tecnico in vista del prossimo impegno in trasferta ad Aprilia contro la Lupa Roma, scontro diretto che sarà preludio al derby dello Stretto, in programma il 25 gennaio, quando il calcio mercato non sarà ancora concluso, e, probabilmente, il roster giallorosso sarà ancora un cantiere con la scritta “lavori in corso”.
Marcatori: 29’ st Fall, 32’ st Venitucci
MESSINA (4-3-3) : Iuliano; Cane, De Bode, Stefani, Donnarumma; Damonte, Izzillo (dal 36’ st Bonanno), Ciciretti, Mancini (dal 24’ st Bucolo); Corona (dal 15’ st Pepe V.), Orlando. In panchina: Berardi, Sciotto, Bortoli, Sciliberto. Allenatore: Gianluca Grassadonia.
BARLETTA (4-5-1): Liverani; Meola (dal 38’st Zammuto), Stendardo, Radi, Cortellini; Regno, Legras, Danti (dal 34’ Branzani), Quadri, Venitucci (dal 41’ st Rizzitelli); Fall. In Panchina: De Martino, Sokoli, Palazzolo, Guarco. Allenatore: Marco Sesia.
Arbitro: Emanuele Mancini di Fermo.
Assistenti: Valerio vecchi di Lamezia T. e Genny Sbrescia di Castellammare di Stabia
Recupero: primo tempo 2 ’; secondo tempo 5’
Ammoniti: 28’pt Mancini, 33’ Meola, 28’ st De Bode, 44’ st Regno
Calci d’angolo: 4-4
Spettatori: presenti 2.344
LA CRONACA-
Il Barletta passa al S. Filippo condannando il Messina alla quarta sconfitta stagionale casalinga, in una gara vissuta sul filo dell’equilibrio dettato da un esasperato tatticismo e spezzato solo da quei tre minuti a cavallo tra il 29’ e il 32’ della ripresa, nei quali i biancoscudati hanno avuto due passaggi a vuoto fatali. I pugliesi, che da qualche settimana vivono in un clima societario burrascoso, con il patron Perpignano che afferma di non voler pagare alcune spettanze, senza temere ripercussioni in classifica, danno, non si sa quanto inconsciamente, ragione al proprio presidente e centrano la quinta vittoria consecutiva, che li proietta a 28 punti, in nona posizione, in attesa delle ormai scontate penalizzazioni. Aldilà delle vicissitudini finanziarie, gli uomini di Sesia compongono, comunque, una di quelle classiche squadre di categoria, che sanno il fatto proprio, scendono sul terreno di gioco con poche, ma essenziali, idee tattiche, e sfruttano le disattenzioni evidenti del Messina, portandosi a casa l’intera posta in palio.
Grassadonia schiera un 4-3-3 nel quale trova posto Mancini, unico dubbio, a suo dire, della vigilia, ma lascia in panchina Bucolo, preferendogli Izzillo nel ruolo di centrocampista centrale davanti alla difesa.
Sesia ha fin qui giocato con un 4-3-3, ma l’assenza di De Rose lo spinge a preferire per la sfida del S.Filippo un più prudente 4-5-1 in fase difensiva, con Venitucci e Danti pronti ad inserirsi per supportare l’unica punta, il senegalese Fall, esploso negli ultimi turni con una serie di segnature a raffica.
L’avvio è di marca biancoscudata, con un piglio abbastanza propositivo, nel quale spiccano le doti tecniche e la visione di gioco di Mancini e Ciciretti, anche se il primo, all’esordio con la maglia del Messina, appare troppo sacrificato nel ruolo di terzo centrocampista di sinistra, che lo costringe a coprire una fetta troppo vasta di campo.
La prima occasione è, al 4’, per Orlando che, al termine di una serie di passaggi fitti, arriva al limite dell’area e, dalla sinistra, sfiora il palo della porta di Liverani, incrociando il tiro.
Due minuti dopo, sempre Orlando viene fermato, su lancio di Ciciretti, per un sospetto offside segnalato dal primo assistente Vecchi.
Ancora Messina in avanti con Izzillo che, al 13’, prova la botta da fuori, ma la palla finisce altissima sulla traversa.
Il Barletta si fa vivo in avanti per la prima volta al 15’. Punizione battuta da Quadri per Danti, smarcato solo davanti a Iuliano, che sacrifica gli “attributi” per respingere il tiro dell’attaccante pugliese, salvando il risultato.
Il Messina sembra accusare il pericolo corso ed arretra il baricentro, lasciando un po’ di campo al Barletta, ma senza subire troppo e provando a pungere, come al 33’, quando Mancini vince un rimpallo e si presenta in area, ma perde il controllo della palla al momento del tiro, anche perché il francese Legras gliela sposta con le mani. Dalle immagini il rigore sembra netto, ma il signor Mancini di Fermo non riesce a cogliere l’infrazione e lascia proseguire.
I pugliesi continuano a controllare l’infruttuoso tiki-taka dei padroni di casa, ma, quando si fanno vedere dalle parti dell’area messinese, sono sempre pericoli per Iuliano, come al 38’, quando Cortellini parte dalla linea di centrocampo, serve Danti in area, che incrocia di sinistro, ma Iuliano è pronto a deviare in calcio d’angolo con un ottimo intervento.
L’ultimo sussulto lo offrono ancora gli ospiti allo scadere del secondo e ultimo minuto di recupero, quando Iuliano, su cross di Regno da sinistra, sbaglia l’intervento, il pallone sbatte sulla spalla di Stefani e finisce nei pressi di Cortellesi, vicino alla linea di fondo, che stramazza a terra. L’arbitro concede il corner che poi non fa battere, fischiando la fine del tempo, mentre l’allenatore del Barletta Sesia entra abbondantemente dentro il campo protestando per la decisione dell’arbitro che non aveva ravvisato il fallo del portiere peloritano.
Il secondo tempo inizia con una azione insistita di Ciciretti al 2’, che, giunto sul fondo, conquista il primo corner a favore del Messina, sugli sviluppi del quale, Mancini si intestardisce nel dribbling e perde l’occasione per crossare.
Al 9’, arriva il primo tiro nello specchio della porta del Messina con Ciciretti, ma Liverani para con tranquillità.
Al 15’, Grassadonia sostituisce Corona con Vincenzo Pepe, nel tentativo di dare maggiore velocità alle trame offensive dei suoi e, nel contempo, di aprire il muro difensivo biancorosso. Dopo appena un minuto dal suo ingresso, Pepe crossa da sinistra per Damonte, il cui colpo di testa finisce di poco alto sulla traversa.
Il Barletta si vede pochissimo in avanti, eccezion fatta per un cross al 22’ di Fall, che protesta per un presunto tocco di mano di izzillo in area, e, un minuto dopo, con un tiro centrale di Venitucci, facile preda di Iuliano.
La gara sembra scorrere sui binari dell’equilibrio e Grassadonia preferisce mettere fuori Mancini per Bucolo, che si piazza nella sua consueta posizione davanti alla difesa, spostando Izzillo più avanti. E’ però il Barletta a passare in vantaggio al 29’, con una azione che nasce da un calcio di punizione battuto da Quadri sulla tre quarti, sulla quale tutta la linea difensiva del Messina si fa trovare impreparata. Prima Ciciretti lascia Danti libero di stoppare il pallone sulla linea laterale, entrare in area e giungere sul fondo, mentre Cane e Bucolo ritardano la chiusura, De Bode segue Cortellini appostato al centro e il numero 9 barlettano può servire un cross teso e radente sul quale Fall, fino a quel momento praticamente un fantasma, anticipa in scivolata Stefani, Donnarumma e Iuliano, mettendo in rete a un metro dalla linea di porta.
Il Messina accusa pesantemente il colpo e, al 32’, subisce il raddoppio, ancora sul proprio fronte destro di difesa, dove Fall scambia con Danti che prova a servire Venitucci, il quale tenta di restituire allo stesso Danti. Nella fitta rete di passaggi in piena area prova ad inserirsi Bucolo, che, invece, fa da sponda a Venitucci, il quale tira subito di destro e batte per la seconda volta Iuliano.
Gli uomini di Grassadonia hanno una reazione puramente nervosa, pur senza mai mettere in affanno gli avversari e riescono, al 37’, anche ad andare in gol con Bonanno, pronto a ribadire in rete una sponda aerea di Stefani su punizione di Pepe, ma l’assistente Sbrescia alza la bandierina segnalando l’offside di De Bode, che, in effetti, ostacola Radi nella traiettoria del cross diretto a Stefani.
Ancora Bonanno, al 43’, prende la parte alta della traversa direttamente su corner, e, al 49’, ci prova ancora dalla distanza, la palla sfugge a Liverani, che però poi riesce ad anticipare Pepe, non proprio prontissimo all’eventuale deviazione vincente.
E’ l’ultimo atto di una gara che vede uscire sconfitto il Messina e, adesso, complica i piani della società e dello staff tecnico in vista del prossimo impegno in trasferta ad Aprilia contro la Lupa Roma, scontro diretto che sarà preludio al derby dello Stretto, in programma il 25 gennaio, quando il calcio mercato non sarà ancora concluso, e, probabilmente, il roster giallorosso sarà ancora un cantiere con la scritta “lavori in corso”.
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